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Guida LA GUIDA

Ellis Island

Ellis Island, New York Harbor, NY 10004
Web
www.nps.gov/elis/
www.libertyellisfoundation.org
Contatti
+1 (212) 363-3200
Orari
9:00am-5:00pm; 9:00am-3.30pm (primo e ultimo traghetto)
Accessibilità
Accessibili con sedia a rotelle tutti i piani del museo.
Metro
1 (South Ferry); 4, 5 (Bowling Green); R, W (Whitehall St.)

Ellis Island - Foto Filippo Pompili Situata nella parte nord della baia di New York vicino alla costa del New Jersey, l'isola era chiamata dagli indiani Kioshk o Gull Island, dal nome degli uccelli che l’abitavano. Il 12 luglio 1630 fu acquistata dagli olandesi che la chiamarono Little Oyster Island, per le molte ostriche trovate sulla spiaggia e durante il 1700 fu rinominata in Gibbet Island per le esecuzioni che venivano eseguite sull'isola, gibbet infatti significa forca. Nel 1785 fu acquistata da Samuel Ellis e nel 1794 fu costruito, su un piccolo tratto di proprietà dello Stato di New York, un avamposto militare. L'8 giugno 1808 l'isola fu interamente venduta alle autorità statali e circa ottanta anni più tardi, la sua funzione iniziale fu modificata quando, in seguito ad una legge del Congresso (1882, e poi modificata nel 1891) che vietava ai detenuti, ai malati di mente e ai poveri l'ingresso negli Stati Uniti, fu designata a centro di accoglienza per immigrati (11 aprile 1890). La stazione fu aperta il primo gennaio 1892.
Nel 1897 un incendio danneggiò gravemente gli edifici e una nuova struttura in grado di accogliere 500.000 immigrati l’anno, fu aperta il 17 dicembre 1900. In seguito, l’aumento dei flussi migratori, che superarono anche il milione di unità l’anno, costrinse il governo ad aumentare la superficie dell’isola con un’opera di riempimento con terra di riporto che portò la sua superficie da 1,2 a 11 ettari e permise la costruzione di una nuova ala.
Le persone che arrivavano nel paese erano sottoposte a un’ispezione doganale e a una visita medica e la percentuale di quelle rimandate in patria era molto bassa, circa il due per cento, essenzialmente malati di tubercolosi, anarchici e ricercati. Furono registrati circa tremila casi di suicidio e le persone che invece riuscirono a superare i controlli furono dodici milioni. Nel 1924 in seguito della riduzione del grande flusso d’immigrazione l’isola fu adibita principalmente a centro di detenzione per gli immigrati illegali. Questa riduzione e il progressivo abbandono della nave come mezzo di trasporto nelle traversate oceaniche portò, il 29 novembre 1954, alla definitiva chiusura dell'isola come centro d’immigrazione. Delle molte persone che vi transitarono, alcune divennero famose, tra gli italiani ci furono l’attore del cinema muto Rodolfo Valentino (1895-1926) e il regista Frank Capra (1897-1991). Gli italiani furono anche la comunità più grande che attraversò il centro d’immigrazione con 2.502.310 immigrati, contro i 2.275.852 austro - ungarici, i 1.893.542 russi, i 633.148 tedeschi e i 551.969 inglesi.
Nel 1965 il presidente Lyndon B. Johnson la proclamò monumento nazionale, mentre nel 1984 fu avviato un progetto di restauro con un budget di $ 160 milioni e nel settembre 1990 un nuovo museo sull’immigrazione fu aperto al pubblico.
Una volta sull’isola si può accedere liberamente ai tre piani del museo, inoltre è possibile seguire delle visite guidate gratuite di 30 minuti o il tour di 90 minuti a pagamento “Hard Hat Tours of the Hospital Complex”, che porta alla scoperta del complesso ospedaliero.
Fonti
Kenneth T. Jackson, Lisa Keller, Nancy Flood. The Encyclopedia of New York City: Second Edition. Yale University Press, 2010. p. 410
Ellis Island (National Park Service)
Ellis Island History (The Statue of Liberty - Ellis Island Foundation)
Ellis Island (Wikipedia)
Link utili
The Statue of Liberty - Ellis Island Foundation

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Ellis Island, New York Harbor, NY 10004
Web
www.nps.gov/elis/
www.libertyellisfoundation.org
Contatti
+1 (212) 363-3200
Orari
9:00am-5:00pm; 9:00am-3.30pm (primo e ultimo traghetto)
Accessibilità
Accessibili con sedia a rotelle tutti i piani del museo.
Metro
1 (South Ferry); 4, 5 (Bowling Green); R, W (Whitehall St.)